Business Analytics Applicati all’Analisi dei Risultati Elettorali – Europee 2019
Il nostro team Business Analytics prosegue i suoi esercizi di analisi di dati aggregati analizzando i risultati delle Europee 2019 scoprendo nuovi interessanti dati grazie all’applicazione di Advanced Analytics.
L’analisi è stata estesa ai soli dati dei seggi italiani (non è dunque considerato il voto degli italiani all’estero) ed estesa ad un campione omogeneo di 7897 comuni su un totale di 7914 (oltre 99,9% della popolazione italiana).
Particolare attenzione è stata dedicata all’analisi delle differenze tra i risultati delle Europee 2019 e quelli delle Politiche 2019.
Di seguito i primi findings.
Flussi Di Voto
Di seguito una matrice che mostra le correlazioni, pesate per numero di elettori per comune, tra le differenze tra i voti conseguiti dai 5 principali partiti alle Europee 2019 e quelli conseguiti alle Politiche 2018 più le correlazioni con le differenze nel numero di astenuti. In blu le correlazioni dirette e in rosso quelle inverse. Stupiscono:
- – il valore estremamente elevato di molte correlazioni. In particolare quello delle correlazioni inverse tra le variazioni della Lega (incrementi) e quelle di M5S e Forza Italia (generalmente decrementi);
- l’elevatissimo valore della correlazione tra le variazioni di M5S e FI e la differenza degli astenuti. Ciò supporta l’idea che il risultato della Lega sia determinato da ex elettori M5S e FI e che il restante calo di questi ultimi sia ascrivibile all’astensione.
Per i tre principali partiti (LEGA, M5S e PD) le differenze locali nei consensi ottenuti nelle utime due tornate elettorali sono poi molto difformi, infatti:
- Nonostante l’aumentato astensionismo, la LEGA guadagna consensi assoluti (quasi 3’600’000 voti) in 7’810 comuni mentre perde un numero irrisorio di voti (circa 1’700) in soli 80 comuni;
- Risultato in chiaroscuro per il PD che guadagna quasi 500’000 voti in 3’446 comuni ma ne perde oltre 318’000 in 4’345 comuni; in termini percentuali comunque (a causa del maggior astensionismo che tende a ridurre il numero di voti) il PD avanza in 4’749 comuni e perde in media solo il 2% in 3’146 comuni di piccole dimensioni (n.b.: il PD non correva singolarmente in Valle d’Aosta per cui il risultato in tale regione/provincia non è comparabile);
- Il Movimento 5 Stelle perde oltre 5’600’000 voti in 7’717 comuni avanzando in soli 176 comuni per un totale di poco più di 39’000 voti; a causa del maggiore astensionismo il Movimento guadagna in temini percentuali in soli 147 comuni (di piccole dimensioni) nei quali registra un incremento medio del 19%.
Nelle immagini di seguito: la sintesi dei bilanci dei tre principali partiti in termini assoluti e percentuali alla scala provinciale, in rosso le perdite e in verde i guadagni in termini di voti.
Lo strumento utilizzato per l’analisi è Microsoft Power BI ed in particolare la sua integrazione con R.
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